2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
La storia del libro è stata influenzata da episodi della mia vita, come alcune pagine sono state ispirate a momenti del mio vissuto. La letteratura, l'arte, la fotografia, la mitologia, la geografia, lo sport sono tutte mie passioni latenti che hanno trovato uno spazio nel mio romanzo. D'altra parte è normale che ogni autore trasferisca qualcosa di se stesso in quello che scrive.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Mi sono sempre battuto nella mia vita per far vincere la cultura. Per me respirare cultura è stato come respirare ossigeno puro. Scrivere un libro per me è stato un atto di cultura.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del nome di Taisia è legata ad un motivo personale. La formulazione del titolo è stata trovata senza alternative.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Porterei con me i numerosi saggi, i libri di arte e di storia del territorio che ho scritto in tanti anni ed alcune delle fotografie più belle che ho scattato e che porto sempre con me. Adesso, dopo la mia improvvisa passione per la narrativa, aggiungerei il mio romanzo 'La storia di Taisia' e la bozza che farà nascere il mio prossimo romanzo che sarà pubblicato a Natale. Perché? in fondo sono la mia vita! Molti sono gli scrittori che hanno contribuito alla mia formazione. Mi risulta difficile fare una scelta fra tutti. Ma il libro che porterei con me è: "Il vecchio e il mare" che consentì ad Hernest Hemingway di aggiudicarsi il premio Pulitzer ed il premio Nobel, nel 1954. Forse questo romanzo accese, per la prima volta, la mia passione per la lettura. La storia di un vecchio pescatore, Santiago, che con il suo coraggio e la sua forza di volontà combatte contro i pescecani.
6. E-book o cartaceo?
Il libro digitale è di grande utilità per i numerosi vantaggi che può offrire. Non mi è congeniale, ma l'apprezzo! Io amo l'odore della carta, amo il libro cartaceo. Ho trascorso la mia vita tra i libri. Personalmente sono convinto che chi legge un e-book ricorderà meno rispetto a chi legge un libro cartaceo dove nella sua lettura può utilizzare al meglio la memoria visiva e la capacità di concentrazione.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Io non sono uno scrittore, sono un medico. Scrivere è stato uno dei miei tanti hobby. Praticamente, nella mia vita, ho sempre scritto e prevalentemente la mia prima stesura di ogni testo è stata sempre fatta con la mia adorabile Montblanc nera.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Spesso avevo pensato di raccontare la storia di Taisia, ma per tanti anni non ho mai trovato la giusta determinazione. Il solo pensiero mi creava già un'emozione. Avevo gelosamente conservato questo racconto in una casella dentro di me. Poi, una sera, mentre passeggiavo con la mia famiglia a Roma, in via Cola di Rienzo, una strada molto cara al mio papà, scattò qualcosa che mi spinse a scrivere questo romanzo. La stesura della prima bozza fu scritta in solo sessanta giorni. È il racconto di un viaggio. È la storia di un'adozione dove gli eventi imprevedibili si susseguono in modo sorprendente. È una battaglia per la vittoria, è una storia unica nel suo genere. È la descrizione del paese dove si svolge: il Brasile, uno Stato di incomparabile bellezza.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È come la costruzione di una casa che hai desiderato tutta la vita. Ogni cosa comincia dalle fondamenta. La vedi crescere e poi la devi completare. Le sue rifiniture sono la parte più difficile da realizzare. Alla fine si trasforma nella concretizzazione di un sogno. Ancora una volta, nel mio caso, ho vinto la mia sfida.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Sono stato io a leggere ad alta voce il mio libro a mia figlia.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
La registrazione audio di un libro, letto ad alta voce, è sicuramente un'opera molto valida. Basta pensare al grande beneficio che possono ottenere i portatori di handicap della vista o persone affette da altre patologie che rendono difficile la lettura di un libro. Anche i bambini possono trarre la loro parte di beneficio dall'ascolto della lettura di un libro.